martedì 17 gennaio 2012

Attivo regionale delegati Filcams del 21 dicembre 2011

Come richiesto da chi non è potuto intervenire nel corso delle assemblee di fine dicembre, questo post contiene il resoconto dell'attivo regionale dei delegati Filcams del 21 dicembre.
L'iniziativa che prendo ha come fine quello di provare a dare un segno di discontinuità al tipo di atteggiamento tenuto fino ad oggi da alcuni membri delle Organizzazioni Sindacali e delle RSU di Unicoop Firenze, fin troppo reticenti nell'adoperarsi a praticare una corretta e trasparente informazione nei confronti dei Lavoratori.
Nei prossimi giorni seguirà anche il verbale delle due assemblee degli uffici nel corso delle quali è stato reso pubblico quanto segue.



Sesto Fiorentino, 10 gennaio 2012


ANTEFATTO (COORDINAMENTO FILCAMS-CGIL DEL 1^ DICEMBRE 2011)

Il primo dicembre 2011 si è svolto un Coordinamento dei delegati Filcams-CGIL di Unicoop Firenze presso la sede regionale toscana della CGIL, presieduto dal Segretario Generale Filcams per la Toscana.
Pur non facendo parte di alcun organismo superiore (Esecutivo/Coordinamento) rispetto alle RSU di base, a tale Coordinamento ho potuto partecipare grazie all'invito della Segretaria Generale della Filcams fiorentina.
In quell'occasione argomento all'ordine del giorno era il rinnovo delle RSU in Unicoop Firenze,  scadute a Marzo 2010 e, in forza di successive proroghe, ancora in vigore. A tal proposito è da far notare che tutti i delegati di Unicoop Firenze avevano ricevuto, da parte della Responsabile Relazioni Risorse Umane della Cooperativa in data 10 novembre 2011, una lettera che comunicava che dopo il 31 dicembre non sarebbero più stati riconosciuti i permessi sindacali previsti da “un accordo sindacale scaduto”.
Proprio in riferimento a questa lettera si sono aperti i lavori del Coordinamento del 1^ dicembre. Purtroppo non esistendo la buona abitudine di predisporre dei verbali degli attivi sindacali che vengono svolti, non è possibile documentare in maniera ufficiale lo svolgimento dei lavori, pertanto dovrò necessariamente fare riferimento agli appunti personalmente presi.
Ricordo con precisione che il Segretario Generale affermò in quella sede che le RSU di Unicoop Firenze non avrebbero avuto né ruolo politico, né agibilità sindacale da gennaio 2012.
Il Segretario Generale tracciò inoltre un percorso che da quel momento avrebbe dovuto verificarsi, individuando 3 o 4 delegati che avrebbero dovuto coordinare i territori per preparare le elezioni. Queste si sarebbero dovute svolgere secondo le indicazioni del CCNL.
Per ulteriore chiarezza, ricordo che fu fatto riferimento anche alla trattativa per il rinnovo del CCNL, rivolgendo particolare aspettativa all'incontro nazionale che si sarebbe svolto a Roma il 22 dicembre per la conclusione delle negoziazioni per il contratto stesso.
Pertanto, successivamente alla probabile conclusione del contratto e alle votazioni per le RSU, si sarebbe dovuto chiudere l'accordo integrativo e, successivamente, saremmo dovuti procedere con il rinnovo dell'accordo per l'agibilità delle RSU. Questo ultimo punto (accordo agibilità dopo rinnovo CIA) fu indicato come un percorso inderogabile.
Ricapitolando, il percorso avrebbe dovuto essere: 1) CCNL (senza il quale, era stato detto, non si possono indire le elezioni), 2) rinnovo RSU 3) CIA e quindi 4) accordo agibilità RSU.
L'introduzione è proseguita facendo riferimento ad incontro di Betti avuto con Baio (Uiltucs-UIL) e Di Paola (Fisascat-CISL) in merito alla questione delle RSU, nel quale era stato condiviso che le condizioni per un accordo unitario del rinnovo delle RSU ci sarebbero state solo dopo aver chiuso il CIA.
A quel punto è iniziato il dibattito.
Io sono intervenuto dopo una delegata dei Minimercati evidenziando:

1)    la mia contrarietà alla linea tracciata dal Segretario, in particolare nel prevedere un accordo per l’agibilità dopo la chiusura del CIA. Purtuttavia ho evidenziato
2)    la necessità di convocare un attivo regionale di tutti i delegati per condividere in maniera più ampia possibile un percorso diverso;
3)    la necessità di indire le elezioni per il rinnovo delle RSU prima del rinnovo di un Accordo Integrativo, ricorrendo alle modalità già previste per il rinnovo delle R.S.U.;
4)    le forti incongruenze e legittime contestazioni che potrebbero emergere da un accordo per l’agibilità delle RSU successivo alle votazioni, che potrebbe alterare quanto potrebbe emergere dalla consultazione elettorale.

Dopo il dibattito che è seguito, le conclusioni del Segretario sono state di seguire il percorso precedentemente tracciato e, per quanto riguarda il rinnovo delle RSU, di formare:

1)    una commissione che avrebbe dovuto preparare il volantino con il programma elettorale della Filcams;
2)    una commissione tecnica per verificare i passi necessari per indire le elezioni;
3)    una commissione per la verifica del consenso.

Le commissioni avrebbero dovuto tracciare le conclusioni prima del 2 gennaio.

A quel punto, su proposta della Segretaria della Filcams di Firenze, l’individuazione dei componenti delle commissioni sarebbe toccata ai membri dell’Esecutivo Sindacale, che si sarebbe dovuto riunire il 9 dicembre.
La data per un attivo regionale dei delegati della Filcams, con i quali condividere il percorso tracciato, era stata individuata invece per il 12 dicembre, riunione da tenersi la mattina in una sede ancora da individuare.

Il susseguirsi degli eventi (sciopero generale del 12 dicembre) ha comportato uno spostamento della data dell’attivo regionale dei delegati, incontro poi avvenuto il pomeriggio del 21 dicembre.




ATTIVO REGIONALE DEI DELEGATI FILCAMS (21 dicembre 2011, Ipercoop Sesto Fiorentino)

Presieduto dal Segretario Generale della Filcams della Toscana, si è svolto l’attivo regionale.
L’ultimo attivo si era tenuto ad agosto.

Il Segretario ha introdotto i lavori parlando di:

1) Rinnovo RSU,
evidenziando la necessità di fare un punto della situazione, ha parlato della possibilità di richiedere a Unicoop Firenze un “congelamento” delle RSU e, già dal 2 febbraio, tentare di individuare una data per indire le elezioni

2) CIA (Contratto Integrativo Aziendale),
ricordando come il 6 luglio 2011 si fosse fermata la trattativa.
Su questo tema ha individuato un percorso: prima il CCNL e le votazioni per il rinnovo delle RSU, poi il CIA e solo successivamente discutere dell’agibilità delle RSU

3) CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro).
Su questo argomento ha ricordato il contratto separato del terziario e la forte influenza sulla trattativa per il contratto della cooperazione che ha avuto lo sciopero Filcams 9 luglio.
Ha ricordato che il giorno successivo (22 dicembre) a Roma ci sarebbe stato un importante incontro, in cui sperava che si manifestasse la possibilità di chiudere quella trattativa su alcuni “pezzi importanti”: orario di lavoro, malattia, deroghe, piccole cooperative.

A quel punto si è aperto il dibattito e, dopo l’intervento di un delegato di Pisa e del delegato del Ce.Di. (magazzini), sono intervenuto argomentando su alcune questioni.

1)    Ho ringraziato la Filcams per l’impegno al tavolo della trattativa per il rinnovo del CCNL, evidenziando quanto sia importante poter contare su un contratto nazionale in momenti di difficile crisi come quello attuale.
2)    Ho illustrato brevemente la costituzione dell’associazione Claudio Pierini Vive in ricordo del collega Claudio tragicamente scomparso lo scorso luglio, mentre svolgeva il suo lavoro, e le finalità benefiche che l’associazione si prefigge. A quel punto ho invitato tutti i delegati a informare i Lavoratori circa la costituzione dell’associazione e ad invitarli ad aderire.
3)    Per quanto riguarda la questione del rinnovo delle RSU invece, ho espresso forti preoccupazioni. Dopo aver evidenziato l’evidente stortura nel non aver ancora provveduto al rinnovo delle Rsu, scadute da marzo 2010, ho evidenziato come dal 10 novembre (data in cui è stata recapitata la lettera della Unicoop Firenze, vedi antefatto) ad oggi, il tema del rinnovo delle RSU non sia stato trattato con la dovuta urgenza. A tal proposito ho fatto notare che anzi, piuttosto che vedere le tre OO.SS. (Organizzazioni Sindacali) attive e propositive nell'indire le elezioni o perlomeno attente al tema, queste abbiano tenuto un atteggiamento stranamente attendista, quasi non curante. Ho espresso pertanto il mio parere sul ruolo che invece avrebbe dovuto tenere la Filcams (sindacato leader in Unicoop Firenze) nel proporre alle altre organizzazioni un indirizzo politico cercando di stimolarle a prendere una chiara posizione sul tema. Inoltre, ho fatto notare come in tale comune atteggiamento attendista, si nascondesse il pericolo di una inutile e pericolosa prolungaggine dei tempi per il rinnovo. Ho aggiunto quindi che, continuando su quella linea, ci saremmo ritrovati per un lasso di tempo incerto con un vuoto di rappresentanza sindacale in Unicoop Firenze; cosa che ahimé si sta verificando. A quel punto ho invitato i delegati intervenuti all'attivo ad esprimersi votando un ordine del giorno che ho chiesto al Segretario di mettere in votazione al termine degli interventi. Per chiarezza l'ordine del giorno che ho proposto consisteva in questo: mettere al primo posto dell'agenda sindacale dei temi aziendali in Unicoop, proprio il rinnovo delle RSU. Tutto il resto sarebbe dovuto intervenire solo successivamente, accordo integrativo compreso.

Dopo il mio intervento ne sono seguiti altri, nei quali sono state affrontati molti argomenti e comunque, la quasi totalità degli interventi che sono seguiti al mio, hanno affrontato la mia proposta.
In onor del vero, i primi interventi invitavano i delegati a votare no alla proposta (addirittura qualcuno mi ha chiesto di ritirarla), ma nella seconda parte ce ne sono stati altrettanti a favore.
Nel corso di questi, visto e considerato che alcune persone iniziavano ad andare via, è intervenuta Sandra Giacomelli (delegata degli uffici) che invitava il Segretario a mettere in votazione l'ordine del giorno prima che altra gente se ne andasse.
A quel punto l'Assemblea ha cominciato a rumoreggiare. Infatti davanti a quella richiesta, il Segretario ha risposto che al termine dei lavori avrebbe deciso lui se far votare la proposta oppure no.
Quell'affermazione ha reso il termine dei lavori piuttosto convulso, tant'è che il tono degli interventi è divenuto più polemico e più diretto (nel suo intervento Sandra Giacomelli ha giustamente interrogato il Segretario sul senso della sua presenza all'attivo, qualora i delegati non avessero potuto prendere una posizione, anche attraverso una semplice votazione).

Comunque, alla fine degli interventi e prima dei saluti del Segretario, constatando che la sua volontà era quella di non far votare la proposta, mi sono alzato e ho nuovamente chiesto, con termini pacati, che venisse messa in votazione.
A quel punto il Segretario si è rivolto nei miei confronti alzando il tono di voce, confermando la sua contrarietà a far votare l’ordine del giorno e rimproverandomi di non essere rispettoso delle regole, dato che non tenevo conto delle decisioni del coordinamento del primo dicembre.
Difronte a tale atteggiamento ho dovuto adattare il tono di voce a quello del mio interlocutore e ho controbattuto sostenendo che era stato lo stesso Segretario, nel corso della sua introduzione, ad affermare che quell'attivo avrebbe dovuto prendere una decisione politica sull'argomento per cui eravamo stati convocati, e che prendere una decisione come quella, di non mettere in votazione una proposta, era un atto che ritenevo antidemocratico.
Ovviamente a quel punto la riunione si è conclusa.

Questo è il racconto obiettivo di come si sono svolti i fatti.


CONSIDERAZIONI FINALI

E' evidente che ciò che è accaduto è molto grave e intollerabile per chi si ispira a principi democratici e partecipativi.
Personalmente sono rimasto ferito dall'accaduto.
Quel che è successo non rende onore alla CGIL, ai Delegati, ma soprattutto ai Lavoratori, che vedono in questa maniera umiliati i propri rappresentanti e quindi loro stessi.
La cosa paradossale è che la mia proposta non era neppure contraria alle conclusioni del Segretario del primo dicembre, pertanto anche un voto favorevole non avrebbe fatto altro che avallare la decisione del Coordinamento, per di più rafforzando la sua posizione rappresentativa.
Oltretutto in quella proposta non si individuava neppure un termine perentorio o una scadenza entro la quale indire le elezioni, era solo un impegno politico di tutti i delegati.
Aggiungo che riguardo alle commissioni di cui si era parlato nell'incontro del primo dicembre (per le quali non si sa da quante e quali persone siano composte e secondo quali criteri siano state costituite), non è stato detto assolutamente niente circa il lavoro che è stato svolto. Anche questo è un problema e non contribuisce assolutamente a fare chiarezza sull'argomento rinnovo delle RSU, anzi, circonda la questione di un ulteriore alone di incertezza.
Concludo, ricordando che l'incertezza cui faccio riferimento è direttamente dipendente dalla trattativa per il rinnovo dell'integrativo, rispetto alla quale manca ancora un testo ufficiale riepilogativo e chiarificatore degli affidamenti dati. Pertanto rinnovo RSU e CIA sembrano due argomento inestricabilmente collegati, ma una cosa è certa: il rinnovo dell'integrativo sembra essere ancora in alto mare e, per mio conto, non possiamo lasciare che il vuoto di rappresentanza che si sta  manifestando si perpetui fin tanto che l'integrativo non verrà rinnovato.


Vincenzo Galdi
Rappresentante sindacale uffici

 

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